
Aderiamo a Coraggio Italia!
«Il Sole 24 ore ha intitolato, qualche giorno orsono: “Chi è Luigi Brugnaro, il sindaco imprenditore di Venezia pronto a fondare un nuovo partito centrista” , specificando poi che l’approdo naturale, rebus sic stantibus, è con il centro destra.
Direi perfettamente in linea con il nostro percorso, visto che Si può fare! è stato fondato soprattutto da persone che erano in Civica Trentina, cioè un partito che vantava una sua indipendenza di giudizio e un’autonomia da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, identificando però in essi gli unici possibili interlocutori.
Anche in campagna elettorale, alle scorse comunali, abbiamo sempre messo in chiaro di essere un partito di centro, ma del tutto “alternativo alla sinistra”, e il candidato sindaco Zanetti si è dichiarata figlia dell’esperienza di Pino Morandini e Rodolfo Borga, la cui collocazione politica, pur con tanti mal di pancia, è ben nota».
Dunque finisce l’avventura civica?
«La giunta esecutiva del partito, all’unanimità dei presenti, ha deliberato proprio ieri sera l’adesione a Coraggio Italia anche perché unirsi a qualcosa di nazionale era un’ipotesi presa in considerazione sin dagli esordi. Volevamo essere una realtà locale, ma aperta ad alleanze nazionali non invasive: lo dice il nostro Statuto, proprio nell’articolo 1! Dunque vogliamo essere sia locali che nazionali. Dal principio».
Ed ora?
«Ora inizia la fase costituente. Sempre faticosa, perché non è mai facile che tutto vada come si vorrebbe. Personalmente mi rendo conto che il partito ideale non esiste: c’è sempre qualcosa o qualcuno che non vorresti avere come compagno di strada; o qualche ideale su cui non si concorda tutti nello stesso modo. Del resto, se tutti noi uomini siamo imperfetti, non esiste il partito perfetto! Speriamo solo che Coraggio Italia dia un contributo alla rinascita di questo paese, sempre più anziano, burocratizzato, smarrito…
Insieme ad alcuni amici (mi limito qui a ricordarne solo due, Mauro Sarra, con cui ho una consuetudine di ormai 30 anni, e Silvano Grisenti, con cui ci siamo alleati alle ultime comunali) ci proviamo! Convinti che ci sia bisogno di un partito moderato, senza che ciò significhi smidollato e senza valori forti, come purtroppo è stato per tanti anni della nostra storia, e che l’assenza di un unico leader un po’ “opprimente” ed ubiquitario, possa costituire una difficoltà, per la partenza, ma anche una opportunità per una più ampia partecipazione».
Nella foto Francesco Agnoli con Quagliariello, Roccella, Meloni e il giornalista del Corriere Francesco Verderami, presso l’Associazione Stampa Estera di Roma